News a cura di Sprovieri Enrico
Recentemente, in data 23 e 24 Novembre presso il Palazzo Dei Congressi di Roma abbiamo potuto assistere al NOVA, evento così chiamato dal Movimento 5 Stelle che dovrebbe sancire la fine di un processo “ri-costituente” per il partito iniziato in estate dall’attuale leader Giuseppe Conte.
Molti gli ospiti presenti, tra cui: economisti di calibro europeo come Stigliz e Jeffrey Sachs, storici d’arte, giuristi e ex magistrati antimafia quali Calvano, Villone e Scarpinato, senza tralasciare l’attuale direttore di TG LA7 Enrico Mentana e il giornalista Marco Travaglio.
Presenza importante anche quella del leader dell’unico partito di sinistra realmente in crescita in Germania, Sahra Wagenknecht, che ha trattato i temi dell’equilibrio internazionale in chiave di sostenibilità ed equilibrio sociale, affermando di volersi allontanare da una politica atlantista così che ci si possa concentrare davvero sugli interessi Europei.
Tutti gli argomenti trattati vedevano e seguivano un unico filo maestro, riaffidarsi completamente alla vera anima progressista con cui nasceva il movimento nel 2005 (e il partito, ma solo dal 2009), con un occhio ai temi delle future possibili alleanze (ndr AVS), superare il vincolo dei 2 mandati e eliminare la figura del garante ‘eterno’, figura adesso ricoperta dal fondatore e padre del movimento, Beppe Grillo.
Durante l’evento i presenti hanno potuto votare, sui principali argomenti trattati, con un approccio che ha suggerito coinvolgimento e unione, è realistico ipotizzare un rilancio del centro sinistra con nuove alleanze?