News a cura di Vittorio Iacovoni
Nate in Olanda, e nelle scorse settimane cresciute in Germania e Francia, le attuali proteste dei lavoratori nel settore agricolo si stanno diffondendo a macchia d’olio in tutta l’Unione Europea, Italia inclusa, creando disagi e danni.
Le proteste si sono sviluppate a causa degli alti costi correlati all’attività e delle nuove leggi emanate dai vari stati per rispettare le politiche green europee.
A Berlino sono state bloccate le strade da migliaia di trattori e in Olanda e Belgio anche case e uffici di esponenti politici sono stati circondati da letame.
L’industria agricola europea nel 2022 ha generato un valore aggiunto di 220 miliardi di euro e ha contribuito all’ 1.4% del pil europeo e al 2.2% di quello italiano; tuttavia sta subendo forti contraccolpi dalle importazioni extra-ue e dalle stringenti regolamentazioni anti-inquinamento.
Si prospetta che se non si risolveranno presto le recenti problematiche, gli scioperi e le proteste e, se non andranno scemando, contageranno anche il settore dei trasporti su gomma, causando un aumento generale dei prezzi degli alimenti.