News a cura di Ruggero Tacchini
Per la prima volta dal 2019, la Banca Centrale Europea ha deciso di ridurre i tassi di interesse di un quarto di punto percentuale. Il tasso sui depositi è ora al 3,75%, quello di rifinanziamento principale al 4,25% e il tasso sui prestiti marginali al 4,50%.
Nonostante il taglio dei tassi, la Lagarde, sottolinea che la crescita dei salari rimane elevata e l’inflazione dovrebbe rimanere sopra il livello target fino alla fine del 2025. Questo suggerisce un percorso cauto per ulteriori riduzioni dei tassi, dato che la BCE prevede una lenta discesa dei tassi a causa della revisione al rialzo dell’inflazione per il 2024 e il 2025.
Lagarde ha ribadito che l’approccio della BCE alla normalizzazione dei tassi sarà determinato “riunione dopo riunione”. Non è stato definito un percorso da seguire e i prossimi tagli dipenderanno dai futuri dati economici.
La BCE prevede un incremento progressivo dell’attività economica, che dovrebbe passare dallo 0,9% nel 2024 all’1,6% nel 2026. I rischi sono considerati equilibrati nel breve termine, tuttavia non si escludono possibili recessioni a medio termine. Per questi motivi la visione dei banchieri centrali rimane comunque sempre molto prudente.
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