Articolo a cura di Alessandro Landoni
Introduzione
Il gruppo Red Bull, che avevamo già trattato in un articolo dello scorso anno, è protagonista globale nello sport e già ampiamente attivo nel mondo del calcio; tuttavia, è solo negli ultimi 6 mesi che hanno iniziato a rincorrersi voci riguardanti una crescente attenzione del gruppo verso il mercato italiano. Tra sponsor, valutazioni strategiche e trattative esplorative, due club sono finiti nel mirino: il Torino, storica società di Serie A, e il più piccolo ma ambizioso Alcione Milano, da poco promosso in Serie C. Se nel primo caso le ipotesi di acquisizione sono state smentite, nel secondo emergono contatti più concreti per un ingresso nel capitale. L’azienda di energy drink più famosa del mondo, la cui sezione calcistica è ora guidata da Jurgen Klopp, sbarcherà in Italia già dalla prossima stagione?
Il potere del gruppo Red Bull
Red Bull GmbH ha chiuso il 2023 con un fatturato record di 10,554 miliardi di euro, confermandosi tra le multinazionali più attive al mondo nell’ambito dello sport marketing. In Italia, la filiale Red Bull Srl ha generato 176,3 milioni di euro di ricavi e 4,7 milioni di utile netto nello stesso anno. Nel calcio, il gruppo ha costruito un impero multi-club su scala globale, con società controllate in Austria (RB Salisburgo), Germania (RB Lipsia), USA (New York Red Bulls), Brasile (RB Bragantino), partecipazioni in Leeds United e, più recentemente, il Paris FC, che dalla prossima stagione militerà in Ligue 1 regalandoci finalmente un derby di Parigi. Nonostante il potere calcistico del gruppo, è nella Formula 1 che Red Bull ha raggiunto il massimo impatto. Il team Red Bull Racing ha vinto 7 titoli mondiali piloti (tra cui gli ultimi con Max Verstappen) e 6 titoli costruttori, diventando la scuderia dominante della nuova era post-Mercedes. Red Bull è inoltre protagonista assoluta negli sport estremi: è main sponsor e organizzatore di eventi iconici come Red Bull Rampage (MTB freeride), Red Bull Air Race, Cliff Diving Series, X-Fighters (motocross freestyle) e sponsorizza atleti di surf, snowboarding, skate e base jumping. Ogni investimento sportivo è parte di un piano marketing integrato, dove lo sport diventa contenuto proprietario, veicolo di branding, e leva commerciale. La nomina di Jürgen Klopp a “Global Head of Football” nel 2025 rafforza la volontà di Red Bull di replicare nel calcio un modello simile a quello della F1: gestione integrata, investimenti progressivi e performance sportiva come chiave della crescita del marchio.
Gli interessi in Italia
Nel 2024 Red Bull ha siglato una partnership commerciale con il Torino, diventando “Official Energy Drink Partner” per la stagione 2024/25.
Secondo fonti de La Stampa e Il Sole 24 Ore, sono avvenuti contatti esplorativi tra rappresentanti Red Bull e Urbano Cairo, volti a valutare un possibile ingresso più sostanziale, fino all’acquisizione del club. Condizione ritenuta cruciale da Red Bull sarebbe la disponibilità dello Stadio Olimpico Grande Torino (concessione in scadenza nel 2025). Cairo ha poi smentito ogni trattativa di cessione, parlando di “totale falsità”, così come ha fatto il sindaco Stefano Lo Russo, confermando che Red Bull ha avuto interlocuzioni solo per la sponsorizzazione. Se l’interesse per il Torino era trapelato questo inverno, molto più recentemente Red Bull sembra avere messo gli occhi su una società milanese di profilo più modesto ma con grande ambizione: secondo un’inchiesta di Calcio e Finanza, l’Alcione Milano, appena promosso in Serie C, ha aperto ufficialmente il capitale a nuovi investitori esteri, tra cui anche Red Bull.
Il presidente Giulio Gallazzi ha avviato contatti con fondi USA, investitori olandesi e gruppi multinazionali con focus sportivo, proponendo la cessione di quote di minoranza. L’obiettivo: garantire risorse per rafforzare l’organico, puntare alla Serie B e costruire un nuovo stadio modulare entro il 2026 nei pressi di San Siro.
Il club, con un giro d’affari stimato di 5 milioni di euro, è considerato un’ottima opportunità da Red Bull per un investimento “light” a forte contenuto giovanile, senza ambizioni di controllo totale ma in ottica satellite. Non ci sono cifre ufficiali sulle quote messe a disposizione, ma si parla di una porzione minoritaria del capitale societario.
Conclusione
Il gruppo Red Bull continua a cercare nuove opportunità calcistiche coerenti con il proprio modello: club giovani, sostenibili, con forte focus su infrastrutture e valorizzazione sportiva. In Italia, il Torino resta per ora una porta solo socchiusa, con grandi ostacoli gestionali e istituzionali. Diverso il caso dell’Alcione Milano, che potrebbe diventare il primo vero ingresso di Red Bull nel nostro calcio, seppur in forma minoritaria.
In entrambi i casi, l’interesse è tangibile: si tratta solo di capire quale sarà la prima società italiana ad accogliere le “ali” del marchio austriaco.