Varese nel 2025: la provincia che cambia pelle tra export in ripresa, innovazione e nodo lavoro

News a cura di Federico Caiafa (@federico.caiafa)

Varese esce da anni difficili grazie a un export in crescita del 10% nel primo semestre 2025, superando Lombardia e Italia. L’economia viaggia a più velocità: i settori dell’elettronica e dell’informatica crescono rapidamente, mentre l’aerospazio oscilla a causa dei cicli lunghi delle commesse. Il tessile del distretto Busto-Gallarate, dato più volte per spacciato, vive invece un rilancio grazie alla qualità, alla personalizzazione e il ritorno dei grandi marchi del lusso.

La trasformazione industriale passa anche dalla meccatronica green e dall’Industria 5.0. Aziende come Rhea Vendors integrano energia rinnovabile, riduzione dei materiali e attenzione al ciclo di vita dei prodotti, dimostrando come la sostenibilità ESG sia ormai parte integrante del modello produttivo locale.

Sul territorio, Malpensa si conferma hub cargo strategico per farmaci, e-commerce e beni di lusso, attirando nuovi investimenti. Tuttavia l’espansione della Cargo City genera tensioni tra chi vede nella logistica un fattore di competitività e chi, invece, denuncia il consumo di suolo e la crescita disordinata nei comuni limitrofi.

Il vero punto debole resta la carenza di tecnici e operai specializzati: il lavoro c’è, ma i lavoratori no. Per reagire, il nuovo presidente di Confindustria Varese, Luigi Galdabini, punta sul progetto MILL a Castellanza, un campus dove fabbrica, università e startup convivono per attrarre talenti e fermare la fuga di cervelli.

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