News a cura di Giorgia Alessi
La riforma fiscale 2025, inserita nella Legge di Bilancio da 30 miliardi di euro, introduce importanti cambiamenti per cittadini e aziende.
Taglio del Cuneo Fiscale
Il cuneo fiscale è la differenza tra il costo del lavoro sostenuto dal datore di lavoro (stipendio lordo) e la somma effettivamente percepita dal lavoratore (stipendio netto). Al fine di incentivare i consumi e aumentare il reddito netto, la riforma prevede misure specifiche per alleggerire questo peso fiscale:
- Per redditi fino a 20.000 euro: viene riconosciuto un bonus diretto in busta paga, proporzionale al reddito.
- Per redditi tra 20.000 e 40.000 euro: viene introdotta una detrazione fiscale decrescente, che diminuisce con l’aumentare del reddito.
Nuove Aliquote IRPEF
L’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) è stata semplificata. Il nuovo decreto rende strutturale la riduzione da quattro a tre aliquote, con i seguenti scaglioni:
- 23% per i redditi fino a 28.000 euro,
- 35% per i redditi superiori a 28.000 euro e fino a 50.000 euro,
- 43% per i redditi che superano 50.000 euro.
Inoltre, per i redditi fino a 15.000 euro, la detrazione è stata aumentata da 1.880 euro a 1.955 euro, offrendo un maggiore beneficio fiscale ai lavoratori con redditi più bassi.
Riduzione dell’IRES per le Aziende
L’IRES (Imposta sul Reddito delle Società) scenderà temporaneamente dal 24% al 20% per il periodo d’imposta 2025, per le aziende che investono in beni tecnologici. Tuttavia, per beneficiare di questa agevolazione, le aziende devono rispettare alcune condizioni specifiche come:
- Accantonare almeno l’80% degli utili del 2024,
- Reinvestire almeno il 30% degli utili accantonati nella propria attività in beni tecnologici.
Questa riforma, pur offrendo vantaggi, presenta numerose ulteriori condizioni per poter essere applicata ed è in contraddizione con un altro punto della medesima legge di bilancio secondo cui è prevista una restrizione sui crediti per investimenti in beni 4.0.
Flat Tax e Regime Forfettario per le Partite IVA
Il regime forfettario, che applica un’aliquota fissa del 15% sui ricavi fino a 85.000 euro annui, resta invariato. Tuttavia, la legge introduce una modifica importante per chi percepisce redditi aggiuntivi da lavoro dipendente o pensione. Il limite per accedere al regime è stato aumentato da 30.000 euro a 35.000 euro. Questo cambiamento amplia la platea dei beneficiari, rendendo il regime più inclusivo e vantaggioso.
Fonti
Fisco e tasse – le imprese che investono in beni tecnologici