Articolo a cura di Alessandro Landoni
Introduzione
Negli ultimi mesi del 2024 ha iniziato a prendere piede tra i fan della palla a spicchi l’idea che l’NBA, la lega cestistica americana di prim’ordine per i meno informati, abbia l’intenzione di espandersi in Europa, soppiantando quella che è, ed è stata per anni, la competizione di basket più rinomata del vecchio continente, ovvero l’Eurolega. Una situazione che possiamo definire simile si è tuttavia già svolta nel passato prossimo in ambito calcistico, con la tentata fondazione della Superlega che è stata duramente criticata in un primo momento e bloccata completamente in un secondo. La domanda sorge quindi spontanea: è davvero possibile per l’NBA sbarcare in Europa?
Piovono Conferme
A essere totalmente onesti, l’approdo NBA in Europa non è un discorso nuovo, e anzi tra i fan è ormai cosa vecchia, quello che è cambiato negli ultimi tempi sono gli effettivi sforzi fatti da Adam Silver, commissario NBA, in questa direzione, molte testate giornalistiche hanno riportato nell’ultimo anno dei contatti concreti proprio tra Silver e la FIBA, organo che gestisce lo sport a livello globale organizzando peraltro le competizioni internazionali. Qualche articolo di giornale non cambia niente – questo sia chiaro – tuttavia è sembrato a molti che qualcosa si stesse effettivamente smuovendo, sensazioni che negli ultimi mesi del 2024 hanno trovato ampie conferme nelle dichiarazioni di Adam Silver, e non solo. Al 2 agosto risale un articolo che si trova sul sito ufficiale dell’NBA, in cui viene riportata un’intervista proprio al commissario Silver, queste le sue parole riguardo ad una possibile ulteriore espansione della lega: “L’NBA sta intensificando i contatti con la FIBA, l’organo che governa lo sport (il basket) a livello globale, questo per capire come migliorare l’impronta competitiva (dell’NBA) in Europa tramite un torneo annuale o una lega separata gestita dall’NBA stessa.”. Molto difficile trovare una conferma più chiara e diretta di questa, eppure forse l’abbiamo: il 21 dicembre, infatti, Eurosport pubblica le dichiarazioni di Jorge Garbajosa, presidente FIBA, che lasciano spazio a pochissimi dubbi: “La realtà è che sono convinto che si farà. Il commissioner NBA Adam Silver non parla tanto per parlare e lo ha detto perché è la verità, perché credono in una chiara opportunità in Europa”. Fan Europei siete avvisati, l’NBA sta arrivando.
Mercato saturo e sport globale
La più che legittima domanda che molti si sono posti a fronte di questa notizia è: perché? E in effetti l’NBA è già la lega cestistica più seguita al mondo, di gran lunga, oltre che la più competitiva, lucrativa e via dicendo; quindi perché Adam Silver dovrebbe volere così fortemente un’espansione che sì, presenta un enorme potenziale, ma potrebbe anche floppare rovinando la macchina perfetta che l’NBA è diventata? La risposta in realtà è abbastanza semplice: perché l’NBA non è una macchina perfetta. Sempre a dicembre risale un articolo del nostro Corriere della Sera, in cui si legge: “la valutazione che dà Esp sulla lega è al ribasso del 28%”, e ancora, “Se la Nba fosse un giocatore, i suoi allenatori e i suoi dirigenti lo ammonirebbero che sta avendo un rendimento troppo inferiore rispetto al ricco contratto firmato (contratto per i diritti televisivi firmato proprio con Espn)”. Oltremare non sembra proprio essere tutto rose e fiori insomma, Adam Silver non è riuscito a trovare negli ultimi anni un modo per risollevare gli ascolti in calo, con l’NBA Cup introdotta l’anno scorso che non sta riscuotendo particolare successo e l’All Star Game sempre più dimenticato. Il commissario ha quindi rivolto il suo sguardo al di fuori dalla lega, individuando nell’Europa un mercato estremamente proficuo correntemente mal sfruttato dall’Eurolega, Silver ha quindi alzato la cornetta, destinatario Jorge Garbajosa. L’NBA, al di là degli ascolti in calo, sembra non avere più margine di crescita, giocatori mediocri vengono strapagati per i troppi soldi che circolano, molti dei palazzetti sono costantemente mezzi vuoti e la maggior parte dei candidati a prendersi lo scettro di “volto della lega” dopo il ritiro imminente di Lebron James non sono nativi USA, con Jokic, Doncic e Antetokounmpo in pole position; filo conduttore tra i tre? Sono tutti europei.
Conclusioni
L’ormai quasi confermato matrimonio tra Nba e Europa ha fatto storcere il naso a molti tifosi e addetti ai lavori, soprattutto nel nostro continente, e questo è comprensibile; tuttavia, guardando ai fatti in maniera analitica, è chiaro che questa unione potrebbe regalarci un prodotto mai visto e qualitativamente incredibile. L’NBA ha notoriamente i migliori giocatori al mondo, oltre che un modello di business obiettivamente di successo, e questo da anni. In Europa però a farla da padrona sono i tifosi, che creano nei palazzetti atmosfere non replicabili dalle loro controparti americane. Questi elementi mi portano non solo a credere che un prodotto NBA in Europa sarebbe un successo, ma che potrebbe anche facilmente superare per qualità l’originale, segnando l’inizio di una nuova era cestistica.
Fonti: