News a cura di Aya Darouiche (@drcsaya)
AXA, il colosso assicurativo francese, ha completato l’acquisizione del 51% di Prima Assicurazioni, valutando la compagnia digitale italiana, specializzata in polizze auto e moto, a un controvalore complessivo superiore ai 5 miliardi di euro. Con un investimento di 538 milioni di euro per la quota di maggioranza, AXA rafforza significativamente la sua presenza nel mercato assicurativo italiano, in particolare nel segmento diretto e online, caratterizzato da forte una crescita e da un avanzato processo di digitalizzazione.
Questa operazione permetterà a Prima Assicurazioni, nata nel 2015, di beneficiare del know-how e della solidità finanziaria di un leader mondiale come AXA, accelerando così il suo sviluppo tecnologico e l’espansione della gamma prodotti. Il management di Prima continuerà a svolgere un ruolo chiave, garantendo continuità operativa e sfruttando la profonda conoscenza del mercato locale. La partnership è destinata a creare un nuovo protagonista nel settore Insurtech italiano ed europeo.
«Questa unione rappresenta un passo strategico per AXA, consentendoci di combinare la nostra esperienza globale con l’agilità e l’innovazione di Prima», ha commentato Thomas Buberl, CEO del Gruppo AXA, sottolineando l’importanza dell’Italia come mercato prioritario per la crescita del Gruppo. La sinergia mira a offrire ai clienti soluzioni assicurative ancora più personalizzate e accessibili attraverso canali digitali all’avanguardia.
L’acquisizione si colloca in un contesto finanziario dinamico in Italia, dove gli Investimenti Diretti Esteri (IDE) continuano a mostrare un trend positivo, confermando l’attrattività del sistema-Paese per i capitali internazionali. Per gli analisti di settore, l’operazione AXA-Prima segna un cambiamento significativo, evidenziando come la manifattura avanzata e i servizi ad alto valore tecnologico, come l’Insurtech, stiano diventando il principale driver di interesse per gli investitori globali. Sebbene l’outlook sugli IDE sia dato come stabile, il volume di investimenti registrati nei mesi precedenti riflette una crescente fiducia del mercato estero verso asset strategici italiani, contribuendo a rafforzare la competitività e l’innovazione del sistema economico nazionale.
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