Articolo a cura di Tramarin Gabriele
Studi del Financial Planning Standards Board dimostrano che una corretta gestione del denaro contribuisce al miglioramento del benessere fisico e mentale. Tuttavia, quando si parla di investimenti e finanza personale, la nostra mente può trasformarsi in un vero ostacolo. Emozioni come paura, avidità e invidia spesso influenzano le decisioni, portandoci a scelte impulsive e irrazionali.
Per affrontare queste sfide, si è sviluppato il campo della finanza comportamentale, che combina economia e psicologia per studiare i modelli decisionali legati al comportamento umano.
I Tre Pilastri della Finanza Comportamentale
- Decisioni euristiche: Le decisioni irrazionali che prendiamo in base all’esperienza personale e a scorciatoie mentali, come il ricorso a regole semplici per risolvere problemi complessi, ma che spesso portano a errori di valutazione.
- Decisioni inquadrate: Le nostre scelte finanziarie sono fortemente influenzate dal contesto in cui ci troviamo e da come le informazioni vengono presentate.
- Inefficienza del mercato: Le inefficienze di mercato si verificano quando i comportamenti collettivi irrazionali degli investitori generano anomalie, come bolle speculative o crolli improvvisi, dovuti a errori di analisi dei dati o a una cattiva interpretazione delle informazioni disponibili.
Studiando questi meccanismi, si sono identificati numerosi bias cognitivi, tendenze comportamentali che influenzano le nostre decisioni. Riconoscere questi bias è fondamentale per migliorare l’approccio agli investimenti e per evitare errori comuni.
I Bias Più Diffusi e il Loro Impatto
- Revenge trading e Sunk Cost fallacy
La percezione delle perdite è psicologicamente molto più dolorosa rispetto ai guadagni. Questo fenomeno ci spinge a cercare di recuperare il denaro perso (revenge trading), oppure a proseguire con investimenti passati a causa del nostro attaccamento emotivo, temendo di perdere quanto già investito (sunk cost fallacy). In entrambi i casi, si tratta di decisioni irrazionali, dettate dalla paura di ammettere un errore. - Effetto ancoraggio
L’effetto ancoraggio è un fenomeno psicologico in cui ci aggrappiamo a un valore iniziale, come il prezzo di acquisto di un asset, e ignoriamo informazioni successive. Questo bias ci impedisce di valutare correttamente il mercato, bloccandoci su un punto di riferimento che potrebbe non essere più rilevante. - FOMO – Fear Of Missing Out
La FOMO è la paura di essere esclusi da un’opportunità che altri stanno cogliendo, che ci spinge a prendere rischi eccessivi per evitare di rimanere fuori dal gioco.
Conclusione
Comprendere i meccanismi psicologici alla base delle nostre decisioni finanziarie è essenziale non solo per ottimizzare gli investimenti, ma anche per mantenere un equilibrio emotivo. Riconoscere e gestire i bias cognitivi ci permette di prendere decisioni più informate e consapevoli, trasformando la gestione del denaro in uno strumento di crescita economica e benessere generale.
Fonti