A cura di Lorenzo Pasinato
Il sistema manifatturiero della provincia di Varese conferma i segnali di rallentamento anticipati dalle previsioni economiche. Il Centro studi di Confindustria Varese, nell’indagine congiunturale del secondo trimestre 2024, evidenzia una stagnazione diffusa, dopo un primo trimestre già segnato da un arresto. L’industria risente delle difficoltà globali e nazionali, con le imprese che segnalano rischi legati alla catena di fornitura, nuovi shock economici e la carenza di manodopera qualificata.
Produzione in calo, previsioni caute per il terzo trimestre
Nel secondo trimestre 2024, la produzione industriale ha registrato un saldo negativo di -10,6 punti percentuali. Nonostante il 39,8% delle imprese dichiari una stabilità rispetto al trimestre precedente, il 35,4% ha riscontrato un calo produttivo. Le previsioni per il terzo trimestre rimangono prudenti, con il 46,8% delle aziende che si aspetta una situazione stabile, ma con una quota significativa che teme ulteriori diminuzioni.
Ordini in contrazione, crescita disomogenea tra i settori
Gli ordini totali, sia interni che esteri, seguono un trend negativo, con saldi rispettivamente di -6,0 e
-7,1 punti percentuali. Tuttavia, non mancano segnali di stabilità in alcuni settori, mostrando una crescita disomogenea che varia a seconda delle filiere. Il comparto metalmeccanico, ad esempio, evidenzia un calo produttivo del 9,1%, seppur con una relativa stabilità nelle previsioni per il prossimo trimestre.
Aumento della Cassa Integrazione Guadagni: un segnale preoccupante
Il mercato del lavoro evidenzia un aumento delle ore autorizzate di Cassa Integrazione Guadagni nel comparto industriale. Nel secondo trimestre 2024, sono state autorizzate complessivamente
4.267.503 ore, con un aumento del 49,5% rispetto allo stesso periodo del 2023. Anche nel settore metalmeccanico e moda, le ore di CIG sono in forte aumento, segnalando difficoltà crescenti.
Settori in tenuta, ma incertezza sul futuro
Nonostante un panorama complesso, ci sono settori che mostrano segnali di tenuta. Il comparto moda, pur stagnante, ha registrato attese leggermente positive per il terzo trimestre, mentre il settore chimico-farmaceutico, sebbene in calo, prevede una stabilizzazione. Le dinamiche restano comunque incerte, con poche previsioni ottimistiche per il breve termine.